Gabbionate, terre rinforzate e protezione antierosiva

Le strutture in gabbioni sono opere diffusamente utilizzate nella realizzazione di muri di sostegno di sottoscarpa e di controripa in ambito di consolidamento di versante, stradale, ferroviario, idraulico ed architettonico.

I gabbioni sono strutture scatolari realizzate in rete metallica tessuta con filo di ferro galvanizzato a caldo con rivestimento in lega Zinco-Alluminio e/o polimero plastico (protezioni a lunga durabilità - DM 14/9/05 - Norme Tecniche per le Costruzioni, Con. Sup. LL.PP. - Linee guida per la redazione di capitolati per l'impiego di rete metallica a doppia torsione 16/2006 Maggio 2006) La maglia esagonale che forma la struttura è a doppia torsione tipo 8x10. Le strutture scatolari vengono riempite in cantiere con pietrame di idonee caratteristiche e pezzatura (fra 15 e 25 cm. preferibilmente ciottolo di fiume o spaccato da cava compatto e resistente non gelivo e non friabile). L'inerte deve essere posato in modo tale da garantire il raggiungimento delle corrette caratteristiche di peso, porosità, forma della struttura e mutuo incastro del materiale lapideo (non sono idonei materiali di forma troppo regolare come pietre squadrate, mattoni o blocchetti). La struttura in gabbione sfrutta la mutua interazione tra pietrame e rete metallica, agendo come un insieme solidale e monolitico. Risultano quindi fondamentali le quantità e qualità delle legature interne che permettono al sistema la corretta ed efficace ripartizione delle spinte e dei carichi.
I muri in gabbioni agiscono come strutture di sostegno a gravità che realizzano una elevata funzione di drenaggio delle acque. Le caratteristiche proprie di flessibilità e drenaggio dei gabbioni conferiscono ai muri di sostegno così realizzati lo status di miglior struttura per la mitigazione di fenomeni franosi fino a profondità di 4-5 metri in terreni limoargillosi con elevato tenore d'acqua. E' sempre buona norma prevedere opere accessorie di collettamento e smaltimento delle acque captate dalle strutture in gabbioni. Le gabbionate possono essere rinverdite con inserimento di talee durante le fasi costruttive oppure possono essere predisposte con una specifica tasca vegetativa pre-assemblata (Gabbione Verde). Le talee dovranno essere di specie autoctone idonee al sito con portamento arbustivo, di lunghezza tale da assicurare il radicamento nel terreno. La realizzazione di opere combinate di Ingegneria Naturalistica con gabbioni e talee ha una importante funzione di mitigazione dell'impatto ambientale, inserimento paesaggistico e miglioramento della funzionalità geotecnica nel tempo (drenaggio e rinforzo diffuso degli impianti radicali).

LE OPERE IN TERRA RINFORZATA sono strutture per il contenimento o la stabilizzazione di scarpate e rilevati mediante la presenza di elementi di rinforzo resistenti a trazione, che cambiano le caratteristiche interne dell’ammasso nel quale sono inseriti. Nel caso di strutture di contenimento la Terra Rinforzata e/o in Terra armata si pone come alternativa tecnico/strutturale a muri di cemento armato o cellulari prefabbricati, rispetto ai quali, oltre ad un minor impatto ambientale, è competitiva anche dal punto di vista economico.

Terre rinforzate è un sistema di costruzione di muri di contenimento inclinati rispetto all’orizzonte di 60-80 gradi costituiti unicamente da strati di terreno di risulta o riportati, adeguatamente compattati, con interposizione di geogriglie o geotessili aventi una resistenza adeguata, senza uso di calcestruzzo.
La profilatura inclinata è ottenuta mediante casseratura a perdere in rete metallica elettrosaldata, costruita tondini in acciaio da armatura di diametro variabile da mm. 8 e 10.Tale sistema permette lo sfalcio dell’erba con i sistemi tradizionali (rotofalce, trinciatutto, barra falciante, ma viene consigliato tosasiepi a lama regolabile).
La dimensione della maglia del pannello è variabile, con una dimensione massima di 14 cm circa. La stessa è stata studiata al fine di ridurre la formazione di rigonfiamenti, nel tessuto di contenimento, ottenendo una protezione antitaglio ed antifiamma.
Una stuoia di geotessile di maglia adeguata ha la funzione di trattenere il terreno vegetale, ma, nello stesso tempo, di permettere il radicamento delle essenze erbose che verranno seminate.
Il rinverdimento viene effettuato a mezzo idrosemina con miscele formate da sementi, fertilizzanti e polveri igroscopiche adesive e stabilizzanti, applicate con apposita attrezzatura.
Il manto erboso può, in linea di massima, essere mantenuto naturalmente fino ad un’inclinazione di circa 65° più o meno 5° a seconda delle peculiarità microclimatiche e di esposizione del luogo. Superando tale inclinazione (o per sicurezza di risultato) è consigliabile l’installazione di un impianto d’irrigazione a goccia o con tubi microporosi.
L’aspetto finale del muro dopo la corretta germinazione ed attecchimento delle sementi sarà quello di un pendio erboso, evitando così il negativo impatto ambientale costituito dai muri di cemento.
Inoltre la grande elasticità di una struttura in Terra Rinforzata ne consente la realizzazione anche su terreni a debole portanza essendo in grado di adattarsi agli assestamenti di base con deformazioni modeste. Si ottengono così vantaggi tecnici ed economici non indifferenti, derivanti dall’alleggerimento della struttura di facciata, che non resiste più alle spinte solo per gravità o per reazione d’incastro alla base ma che usufruisce anche della resistenza del terreno per attrito tramite le geogriglie. Correttamente calcolata, una simile struttura offre un alto coefficiente di sicurezza e aumenta la capacità di sopportare notevoli carichi statici e dinamici..

La realizzazione di muri con sistema Terre Rinforzate comprende le seguenti forniture in opera ed oneri:

Geotessile/geogriglie d’armatura del rilevato (steso in orizzontale fra gli strati di terreno ogni 60 cm circa di spessore dello strato), costituito da una geogriglia in polipropilene o in poliestere di resistenza a trazione di circa 40×20 KN/m o superiore a seconda dei carichi applicati.

Cassero in rete metallica elettrosaldata d. 8 mm per la parte inclinata, e d. 8 mm per la parte orizzontale, in maglie di diverse misure, di luce max 14 cm circa.

Tiranti e picchetti in tondini di acciaio presagomati d. 8 mm.

Paramento esterno costituito da un geotessile tessuto in poliestere o polipropilene, con maglie di mm 5×5, resistenza allo strappo pari o superiore a 20×20 KN/m e con caratteristiche di resistenza ai raggi UV e di imputrescibilità. Questo parametro ha funzione di contenimento del terreno vegetale e di protezione contro l’erosione fino al completo attecchimento delle essenze erbose ed/o arbustive, le cui radici, penetrando attraverso le maglie del paramento stesso, consolideranno lo strato di terreno superficiale.

Sistemazione in opera delle terre di risulta o riportate fra i geotessili o geoegriglie di rinforzo, in strati di spessore di circa cm. 65

Compattazione di ciascuno stato di cm 65 in due tornate, ciascuna di cm 35 circa di spessore, con apposito rullo vibrante da rilevato ad elevato valore di pressione.

 

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